fbpx
Marzo 12, 2018

Elezioni 2018 e social media: Di Maio e Salvini i leader cresciuti di più su Facebook

Durante la campagna elettorale 2018, Luigi Di Maio e Matteo Salvini sono i due leader politici italiani ad aver registrato la più alta crescita di fan su Facebook: proviamo a capire come interpretare questo dato

Una crescita di 184 mila fan.

Più di due Stadi Olimpici di Roma pieni all’inverosimile, per capirci, o l’intera popolazione del centro storico della capitale: quindi in fondo nemmeno tanto, se pensiamo alle dimensioni nazionali del successo del Movimento 5 Stelle.

Eppure il dato salta agli occhi: la pagina Facebook di Luigi di Maio è quella che, tra i leader in campo, è cresciuta di più nel periodo di campagna elettorale, ovvero dal 28 dicembre 2017, giorno di scioglimento delle Camere, a venerdì 2 marzo 2018. La pagina del candidato premier dei 5 Stelle passa da 1.116.127 fan a 1.300.807.

Segue, per numeri assoluti di crescita della fan base, Matteo Salvini, con 132.851 utenti in più sulla sua pagina, che gli consentono di sforare quota 2 milioni e di essere il politico italiano con la fan base più grande su Facebook. Viene poi Giorgia Meloni, con quasi 70mila fan in più, seguono Silvio Berlusconi e tutti gli altri. Solo 16.245 Facebook fan in più per Matteo Renzi: un decimo di quelli ottenuti da Di Maio.

Come interpretare questi numeri?

Premessa necessaria: non abbiamo conoscenza sui budget di sponsorizzazioni Facebook a disposizione dei singoli candidati nella campagna elettorale. E questo dato potrebbe certamente aggiungere elementi di valore a questa analisi.

Tuttavia, prima di arrivare a conclusioni facili, proviamo innanzitutto a dire cosa NON significa l’istogramma che vediamo qui sopra

  • I Cinque Stelle e la Lega non hanno vinto grazie a Facebook: i 5 Stelle e la Lega hanno vinto per ragioni politiche, che esulano da questo articolo.
  • Facebook non è, banalmente, un indicatore di consenso nel Paese: la sua utenza media è di 25 milioni di utenti al giorno, ma un’alta percentuale di questi non interagisce con contenuti politici di nessun genere, ed anzi coloro che invece di politica si interessano possono talvolta contribuire a creare una percezione falsata, per dimensioni, delle proposte politiche o degli slogan dei partiti che sostengono.
  • Le fan base di Facebook non sono la cartina tornasole del differenziale di voti in più o in meno che un partito ha ottenuto: Giorgia Meloni, per esempio, ha visto crescere la sua fan base del 9,4% in più, quella di Salvini è cresciuta invece del 6,4%, ma questo non si riflette affatto, in termini numerici, nell’andamento dei loro partiti alle urne, ma ha invece a che fare con i concetti di saturazione e di potenziale complessivo di persone raggiungibili attraverso la propria proposta di contenuti.

Proviamo qui invece a dire cosa significa:

  • Di Maio e Salvini sono cresciuti su Facebook perché i loro staff hanno lavorato bene sulla piattaforma: hanno offerto ai loro fan contenuti esclusivi, Facebook live pressoché ogni giorno, opportunità di interazione non reperibili sugli altri media, e così hanno dato alle persone un motivo valido per diventare fan.
  • Di Maio e Salvini sono quelli che, più di tutti, hanno fatto ricorso alle dirette. Renzi e Berlusconi, per fare un esempio, vi hanno fatto ricorso molto meno, il secondo praticamente quasi mai. Un’ulteriore conferma del fatto che il formato audiovisivo è quello che garantisce la presenza più efficace, in assoluto, su Facebook.
  • È indubbio, infine, che numeri di crescita così efficaci su Facebook possano essere considerati un chiaro segnale di efficienza della propria strategia di comunicazione. Non a caso, sia Di Maio che Salvini registrano una crescita maggiore del proprio differenziale proprio nelle ultime tre settimane di campagna elettorale.

In conclusione, il numero in oggetto non è, in assoluto, esplicativo: tuttavia, in termini comparativi, può senza dubbio contribuire a indicare agli staff e agli osservatori l’andamento quotidiano di una strategia di comunicazione social in una campagna elettorale.

Marco Borraccino

@borraccinomarco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

4 comments on “Elezioni 2018 e social media: Di Maio e Salvini i leader cresciuti di più su Facebook”

Post Correlati

Elezioni 2022: chi vince e chi perde sui Social Media

A due settimane esatte dall'apertura dei seggi, l'analisi della campagna elettorale dei principali leader politici italiani sui Social Media: le strategie e le scelte, le scommesse e le illusioni, i risultati e le speranze che emergono dai dati di Facebook, Instagram, Twitter e TikTok, grande novità di questo voto.

Facebook dopo iOS14, Maragno: “Sopravvive il social media manager che cambia”

INTERVISTA | L'aggiornamento iOS 14 sugli iphone ha aperto una nuova era nella privacy: per chi fa pubblicità sui social Meta, oggi il tracciamento del traffico degli utenti è più opaco e carente di prima. Lo strategist Emanuele Maragno racconta però che l'advertising su Facebook funziona ancora molto bene e che la sua centralità nel digital marketing è intatta. Ma i professionisti devono cambiare.

99 profili da seguire per rendere utile il tempo su Twitter

Twitter è noioso, dicono in tanti: bene, qui novantanove profili per renderlo interessante e plurale. E alcuni suggerimenti per allestire un newsfeed coerente e funzionale ai propri interessi.

Kom42 è il laboratorio di Marco Borraccino, consulente di strategia, gestione e formazione in ambito social media marketing e comunicazione digitale.

© 2024 Kom42 di Marco Borraccino | P.IVA IT12872291005 | Privacy Policy | Brand & Web design Miel Café Design | Foto di Mattia Gallo