INTERVISTA | Come se la passa la figura del Social Media Manager all’alba del 2025? Ne ho parlato con Enrico Marchetto, Social Media Strategist, formatore e autore del saggio “Confessioni di un Marketer”, in uscita per Apogeo Editore.
Un bacino d’utenza stagnante, scarsa capacità di innovare l’interfaccia, accuse frequenti di essere brodo di cultura di fake news, hate speech, trolling e manipolazione.
Ha ancora senso avere un account su Twitter?
Chi scrive ritiene di sì, per tre motivi.
Il primo motivo è che tuttora, nonostante tutto, non si ha altro canale social ugualmente efficace e agile per aggregare una narrazione collettiva in tempo reale. Su Facebook gli hashtag non sono mai decollati e, detta brutalmente, il Facebook live consuma molti più giga: se devi seguire qualcosa in real time, Twitter è tuttora una soluzione efficace e competitiva.
Il secondo sta nel fatto che non esiste un canale social altrettanto orizzontale nella relazione: un tweet di reply ha, in teoria, lo stesso spazio visivo e di caratteri del tweet principale. Su Facebook o Instagram il thread di commento resta sempre “in casa” dell’autore del post, su Twitter c’è invece maggiore contaminazione e parità di spazi.
Il terzo sta nel fatto che, se ben organizzato, è ancora un social interessante per informarsi sui temi di proprio interesse, per seguire persone che abbiano qualcosa da dire e per interagire con nicchie specifiche.
E qui veniamo a un punto fondamentale della nostra presenza sui social: il tempo. Passiamo sui social una porzione della nostra giornata: nelle pause, per diletto o spesso per cercarvi informazioni utili.
Dobbiamo fare in modo che si tratti di tempo ben speso: per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale la scelta delle persone che si seguono. Dev’essere coerente, motivata e avere dei confini chiari.
Se sui social ti annoi, molto probabilmente non stai seguendo le persone giuste.
Personalmente su Twitter seguo poco meno di 600 account: li ho più che dimezzati negli ultimi otto mesi e mi sembrano ancora tantissimi. E vedendo in circolazione tanti account con più di 1000 following, mi chiedo quale guazzabuglio debba essere il loro feed.
Più di altri social, Twitter è una bolla, è vero: facciamo almeno in modo che sia una bolla coerente e funzionale ai nostri scopi. Utile, a suo modo.
Chi seguire su Twitter? È innanzitutto una questione di metodo.
Scelgo i profili da seguire in base ai seguenti parametri:
Ho applicato questo metodo ai miei interessi personali, ma penso che sia un approccio mutuabile anche da chi si interessa ad altro.
Qualunque sia la tua nicchia, se segui il metodo esposto sopra puoi raggiungere l’obiettivo di allestire un Twitter feed interessante, coerente, funzionale.
50 + 2 profili interessanti su Twitter
Qui segnalo poco più di 50 cinquanta profili Twitter che, nelle nicchie di mio interesse, a mio parere meritano il follow. Come detto sopra, personalmente ne seguo anche moltissimi altri (598 in tutto!), quindi non si tratta di una lista compilata con la pretesa dell’esaustività.
Quali sono i vostri 50 profili Twitter imperdibili? Segnalatemeli su @RecapSocial!
Marco Borraccino
INTERVISTA | Come se la passa la figura del Social Media Manager all’alba del 2025? Ne ho parlato con Enrico Marchetto, Social Media Strategist, formatore e autore del saggio “Confessioni di un Marketer”, in uscita per Apogeo Editore.
A due settimane esatte dall'apertura dei seggi, l'analisi della campagna elettorale dei principali leader politici italiani sui Social Media: le strategie e le scelte, le scommesse e le illusioni, i risultati e le speranze che emergono dai dati di Facebook, Instagram, Twitter e TikTok, grande novità di questo voto.
Twitter è noioso, dicono in tanti: bene, qui novantanove profili per renderlo interessante e plurale. E alcuni suggerimenti per allestire un newsfeed coerente e funzionale ai propri interessi.
Kom42 è il laboratorio di Marco Borraccino, consulente di strategia, gestione e formazione in ambito social media marketing e comunicazione digitale.
2 comments on “La bolla Twitter: 50 profili e 2 bot da seguire per renderla interessante”
Bravo!
Tutto ma "Luca Morisi – @lumorisi Trasparente sulle proprie opinioni, attento alle evoluzioni delle dinamiche digital, è il Social Media Strategist di Matteo Salvini" è una comica. Morisi, il più grande bugiardo. Sarebbe da bannare al volo