Twitter è noioso, dicono in tanti: bene, qui novantanove profili per renderlo interessante e plurale. E alcuni suggerimenti per allestire un newsfeed coerente e funzionale ai propri interessi.
“Andiamo un po’ su Tik Tok a vedere che combinano i ragazzi”.
Nell’ultimo anno la piattaforma di Bytedance è cresciuta a un ritmo martellante: +133% il differenziale di utenti nel 2020, secondo l’Agcom. Eppure nei thread di social media marketing il tono di tanti commenti su Tik Tok è ancora ispirato alla sufficienza e all’approssimazione.
Come sempre, avvicinando la lente alla superficie, la realtà si dimostra meno uniforme di quel che sembra dall’alto. E al disimpegno e alla leggerezza che sembrano dover connotare per legge divina ogni formato video breve, si affiancano invece tendenze e creator con proposte che - almeno in parte - non ci si aspetterebbe. Una su tutte è quella dei giornalisti: in gran parte anglofoni per ora, con qualche eccezione, anche italiana.
Il giornalismo su Tik Tok: un’opportunità anche per i brand
Prima di iniziare a descrivere i profili proposti, una breve premessa.
Perché è rilevante sottolineare la presenza di giornalisti su una piattaforma social?
Per tre motivi.
Con i giornalisti, su Tik Tok arriva un tono di voce informativo
Il primo consiste nella potenziale opportunità per i brand. Non tanto in termini di PR, quanto di apprendimento del linguaggio della piattaforma. Spesso sui social media il tono di voce di tante aziende e brand deve essere informativo: sapere che su una piattaforma questo codice è già adottato da qualcuno è un segnale significativo per chiunque debba occuparsi di comunicazione e marketing digitale. Siamo di fronte a creator forse più “ingessati” della norma: assimilabili, dunque, proprio a quelle aziende che vogliano raccontarsi a un pubblico vasto senza snaturare troppo la propria identità comunicativa.
Sintomo di maturazione di Tik Tok
Il secondo motivo d’interesse consiste nel fatto che la presenza di una categoria fortemente connessa all’agenda pubblica di un Paese può essere un sintomo di maturità della piattaforma e della sua audience. Lo avevamo già notato per Instagram. Non sono “pionieri”, ma professionisti delle news che trovano Tik Tok utile e influente nel senso più proprio del termine: tanto per le opportunità che offre dal punto di vista creativo, quanto per l’ampiezza del pubblico potenzialmente raggiungibile.
Sui social, le persone innovano e i brand seguono. Anche su Tik Tok
Terzo e ultimo motivo. Sono già diverse, ormai, le testate giornalistiche che hanno una presenza strutturata su Tik Tok, sia internazionali che italiane. Ma l’utilizzo di un social fatto dalle persone è quasi sempre più significativo di quello fatto dai brand: ecco perché, parlando di giornalismo, preferisco segnalare per ora i professionisti più che le aziende. Sono quasi sempre le persone a sperimentare formati, a lanciare tendenze, a tracciare nuovi indirizzi strategici delle piattaforme: con la loro user experience quotidiana, con i contenuti che postano e soprattutto con le loro interazioni rispetto ai contenuti. Le persone innovano, i brand seguono. Anche su Tik Tok.
12 profili di giornalisti su Tik Tok
Ecco la selezione. Non sono molti. E sono, tra loro, molto diversi, per specializzazione, livello professionale, rilevanza della testata di appartenenza. Tutti però rispettano questi requisiti di efficacia della propria presenza su Tik Tok e di rilevanza nella propria categoria:
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Marco Borraccino
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Kom42 è il laboratorio di Marco Borraccino, consulente di strategia, gestione e formazione in ambito social media marketing e comunicazione digitale.